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La Nuova Fano  da sempre  favorevole alla riattivazione della tratta ferroviaria Fano Urbino interviene, attraverso il suo direttivo, a sostegno dell’assessore regionale Francesco Baldelli. Condividiamo la costruzione della pista ciclabile, con i fondi europei, ad una adeguata distanza dalla linea ferroviaria con lo scopo, come dichiara l’assessore Baldelli, di preservare il sedime per una sua POSSIBILE riattivazione. L’assessore regionale Baldelli conosce molto bene la macchina amministrativa e non è certo uno sprovveduto come qualcuno, che ancora non ha digerito la sconfitta, vorrebbe farlo passare sulla stampa. L’assessore infatti ha parlato della realizzazione della pista ciclabile e di una “POSSIBILE” riattivazione della tratta ferroviaria ed è scontato che per quest’ultima si avvarrà di un progetto completo di tutti i dati necessari, costi e benefici.

Come Nuova Fano abbiamo sempre guardato con interesse la riattivazione della tratta ferroviaria che  non deve servire solo il turismo ma anche la comunità residente e per questo riteniamo che debba funzionare tutto l’anno. L’utenza della vallata del Metauro raccoglie circa 125 mila abitanti che potrebbero usare il trenino per andare al mare, per raggiungere il posto di lavoro oppure per frequentare i mercati e le iniziative sia dell’entroterra che della città di Fano senza dover essere costretti all’uso della autovettura. Un bene anche per gli oltre 15 mila studenti pendolari che non avrebbero più da subire la difficoltà dei mezzi di trasporto su ruote (molti ragazzi non scelgono più l’Università di Urbino per via delle difficoltà legate al trasporto). L’Universitaria di Urbino è stata premiata, nel 2019, dai risultati della classifica redatta dal Times Higher Education Europe quale città ideale per studiare (prima in Italia tra le 200 città universitarie  europee) certamente un valore non trascurabile.

Non ultimo il turismo, non solo fanese. Infatti la linea ferroviaria in questione può diventare uno stimolo, e un indotto economico importane, per il turismo del mare che potrà godere anche delle bellezze culturali offerte dal percorso fino a raggiungere Urbino città di Raffaello e patrimonio Unesco. L’associazione Ferrovia val Metauro, da sempre custode della tratta, è in possesso di un progetto ben fatto completo dei dati necessari. Progetto colpito purtroppo dal totale silenzio della vecchia amministrazione regionale di sinistra che preferiva mettere una pietra tombale sulla riattivazione di una risorsa così importante. Siamo sicuri che l’Assessore Baldelli è a conoscenza del progetto e ne farà tesoro. Si è perso del tempo prezioso e quella tratta, negli anni, è stata deturpata da costruzioni: stranamente autorizzate? Non si sa! Questo comporterà purtroppo delle modifiche in alcuni tratti dell’attuale percorso ma non bloccherà certo la volontà di volerla riattivare. La luce in fondo a questo tunnel si è accesa e siamo certi che illuminerà un futuro fatto di cose concrete per tutta la nostra Regione. Noi vogliamo crederci.
Per il direttivo Nuova Fano - Stefano Pollegioni segretario, 
Anna Amoruso V. segretaria, Achille Cacace coordinatore 
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